Se anche voi usate le gare di Formula1 come sottofondo per addormentarvi o cucinare, allora questa storia si rivelerà molto interessante!

 

Anno 2009, la pista è Laguna Seca. Si esatto, quella del “cavatappi”.
Mancano cinque minuti alla fine della gara e la Porsche 997 GT3 RSR del team Flying Lizard guidata da Bergmeister è in prima posizione e non vuole saperne di cedere il passo a Magnussen sulla C6-R del team Corvette Racing; decisione pienamente condivisibile visto che c’è in ballo il podio per la classe GT2 American Le Mans Series.
Sono passate tre ore e cinquantacinque minuti su un totale di quattro, perchè l’ American Le Mans Series, come suggerito dal nome, è costituita da gare endurance dove bisogna pianificare attentamente la strategia se si vuole raggiungere un risultato degno di nota. Nonostante il team Flying Lizard abbia un’esperienza e un palmares invidiabile, che include un terzo posto a Le Mans nel 2005, le cose non sono andate secondo i piani visto che a quindici minuti alla fine, la loro Porsche è quasi sulle tele, con evidenti difficoltà di tenuta, specialmente in staccata dove la Corvette si infila puntualmente sotto il suo alettone. Quel sei cilindri boxter però, montato a sbalzo dietro le ruote posteriori, si rivela dannatamente utile perchè in uscita di curva consente al pilota di picchiare forte sul gas prima dell’ avversario grazie al maggiore peso sulle ruote motrici, che riesce a dare grip anche alle basse velocità.

Ma questo non basta a tenere a bada la Corvette: sputa fiamme ad ogni cambio di marcia, il suo 6.0L V8 urla senza sosta, i freni diventano lavici ad ogni staccata e le luci di profondità sono a piena potenza nella speranza di disturbare ulteriormente Bergmeister e spingerlo a commettere un errore.

Corvette C6-R
Corvette C6-R

Purtroppo la regia non ci fornisce un contributo audio su quali parole stiano riecheggiando all’interno del casco di Magnussen, ma riusciamo ad averne una vaga idea vedendo con quanta aggressività cerchi di passare la Porsche: esterno, interno e in modo rocambolesco durante un doppiaggio su una GT40 e una Porsche.
Un prototipo della classe LPM si avvicina minaccioso alle due auto e comincia a sfanalare senza sosta chiedendo strada. Devono farlo passare essendo di una classe superiore; potrebbe essere l’occasione che Magnussen aspetta per il sorpasso! Bergmeister sarà sicuramente costretto a sporcare la sua traiettoria o spostarsi.
Niente da fare, l’LPM li sorpassa sul rettilinio e Bergmeister continua a tenere la racing line senza fare complimenti.
Poco dopo, proprio al cavatappi, durante un altro sorpasso, la Corvette ormai stanca di non poter dare sfogo ai suoi 500 e più cavalli decide di passare alle maniere forti e si appoggia al paraurti posteriore della Porsche, per ricordargli che le sue gomme invece tengono alla grande e in staccata potrebbe fare molto meglio. Questo è il motorsport, non ci sono regole che penalizzano il tuo avversario se questo tenta di fare il suo sporco lavoro.

Nel mentre, anche un altro grande protagonista di queste gare sta continuando a fare il suo sporco lavoro: il tempo.
Mancano infatti due minuti alla bandiera a scacchi, da quel momento si potrà percorrere solo un alto giro e Magnussen deve assolutamente passare il suo avversario; decide quindi di usare il rettilineo del traguardo per sfruttare la maggiore potenza e tenuta della sua auto, si incolla al retrotreno della Porsche ed esattamente sullo scollinamento, poco prima della curva, infila all’interno Bergmeister! Sì! Finalmente! Ora è chiara la superiorità della Corvette che comincia a guadagnare metri sulla Porsche.
Il team Corvette Racing è in piena esultanza, visto che mancano pochi secondi alla fine e la C6-R è decisamente più veoloce; la vittoria è assicurata!

Porsche 997 GT3 RS-R
Porsche 997 GT3 RS-R

I commissari di gara però si guardano dubbiosi a proposito di quel sorpasso, anche il campionato ALMS ha le sue regole e una di queste vieta di usare l’uscita dei box, a meno che non si stia uscendo dai box; giusto per scongiurare ogni possibilità che un auto lanciata a 250km/h se ne trovi un’altra davanti a circa un quarto della sua velocità.
Per questo motivo decidono che la Corvette deve cedere il posto alla Porsche, tornando in seconda posizione.

La classe LPM intanto conclude l’ultimo giro con De Ferran su Acura ARX-02a che si aggiudica la prima posizione; la pista si illumina con uno spettacolo pirotecnico che rende ancora più scenografica la battaglia ancora accesa nella classe GT2, anche loro sul rettilineo in quell’ istante.

E’ l’ultimo giro.

Magnussen tenta nuovamente di sfruttare la sua tenuta di strada ritardando la staccata nella curva dopo il rettilineo e cercando di passare all’esteno, ma Bergmeister sta facendo un lavoro magistrale nel tenere in pista la sua GT3 RS-R! E’ incredibile come riesca a gestire un’auto con un grip decisamente compromesso dalle gomme usurate.
I due si toccano in uscita e la C6-R finisce sullo sporco, perdendo metri preziosi; Magnussen deve fare qualcosa, mancano poche curve. Escono dal cavatappi con la Corvette che ha recuperato terreno ed è nuovamente sul posteriore della Porsche; curva veloce a sinistra e poi destra, quella che segue è l’ultima, ancora a sinistra e dove si dovrà frenare con decisione, è quella l’unica possibilità di sorpasso.

Magnussen si lancia sul paraurti posteriore di Bergmeister, che scoda e perde quel poco grip che basta alla Corvette per infilarsi all’ interno; la Porsche tiene ancora la sua linea dall’ uscita di curva, puntando verso il muro dei box sulla sinistra, ma nessuno dei due vuole mollare il gas. Cominciano le sportellate e il muro è sempre più vicino, la Corvette è più veloce e tenta di infilarsi tra la Porsche e il muro ma lo spazio non è abbastanza e ribalza su quest’ ultimo, venendo scaraventata dalla parte opposta della pista, passando davanti l’avversario e boom! Ancora uno spettacolo pirotecnico, questa volta però proprio in pista, composto da scintille, detriti e parti di Corvette C6-R che volano ovunque.

Bergmeister su Porsche taglia il traguardo per primo, non verrà sanzionato dai commissari di gara perchè ha mantenuto la traiettoria dall’ uscita di curva, quando ancora era in vantaggio.
Magnussen è comunque riuscito ad ottenere la seconda posizione, visto che l’impatto è stato così forte da far rimbalzare la sua C6-R oltre la linea del traguardo.

In questi dieci minuti di gara c’è stata più azione che in un’intera gara di Formula1, forse più di una.
I commentatori non hanno sbagliato nel definire questo momento come un “Battle Royal”.